Prosegue la collaborazione con l’Istituto non vedenti Abraha Bahta

Continua il racconto dei progetti di Smile visitati durante il nostro viaggio in Eritrea: terza tappa l’Istituto per non vedenti Abraha Bahta, alle porte di Asmara

Abraha Bahta è un centro per bambini non vedenti che fornisce una formazione di base per consentire loro di accedere alla scuola secondaria. Al momento accoglie  100 bambini, 70 dei quali sono residenti nella struttura e 30 che vengono a scuola dalla città. Il centro è piuttosto grande e, oltre il cancello che delimita l’intero istituto, si trova un enorme piazzale su cui si affacciano le aule, i dormitori, le cucine e l’ambulatorio medico.
Abraha Bahta rappresenta uno dei progetti che Smile segue da più tempo, e l’associazione ha già collaborato con l’istituto per la ritrutturazione degli spazi e per l’acquisto di apparecchiature, come il frigorifero donato l’anno scorso all’infermeria e che serve per la conservazione dei preziosi medicinali.

Appena arrivati sul posto abbiamo incontrato i volontari e i maestri della struttura, mentre i ragazzi ci stavano aspettando nelle classi con le loro divise verdi, per mostrarci come usano la carta braille e cosa hanno imparato. Grazie all’aiuto di Smile, l’Istituto infatti oggi dispone di computer per convertire e stampare i testi in Braille e, con delle apposite rilegatrici, formare libri di testo su cui i ragazzi possono studiare.
Dopo aver salutato gli studenti abbiamo visitato l’ambulatorio medico specializzato nelle patologie della vista: il nostro frigorifero acquistato l’anno scorso per conservare i medicinali era lì nuovo e funzionate!
Nel mentre che la nostra visita proseguiva, è arrivata l’ora della ricreazione e gli studenti si sono riversati nei dormitori e nelle cucine, ed è stata una occasione in più per apprezzare il grande lavoro che fa l’istituto, e i conseguenti progressi degli allievi: i ragazzi infatti si muovevano benissimo all’interno della struttura e si aiutavano gli uni con gli altri.
Infine, si sono messi tutti in fila da soli (a noi è sembrata una cosa straordinaria!), in ordine di età e altezza, e hanno intonato l’inno nazionale eritreo, come saluto al nostro gruppo di ospiti; a questo punto abbiamo distribuito i doni che avevamo portato per loro, e si è trattato di un bellissimo momento di contatto e condivisione, durante il quale abbiamo sperimentato, una volta di più, quanto anche un piccolo contributo possa fare la differenza.

Durante la visita i responsabili dell’Istituto ci hanno mostrato i bagni che necessitano di una ristrutturazione e ci siamo già attivati con le imprese locali per il loro rifacimento, in armonia con filosofia di Smile che preferisce, quando possibile, lavorare con le realtà del posto, avviando un processo virtuoso invece di far arrivare aiuti e materiali da fuori.
L’impegno di Smile Project, oltre alla ristrutturazione dell’edificio e alla fornitura del materiale idoneo ai non vedenti, nel tempo è stato rivolto soprattutto a sostenere gli insegnanti, che ricevono poco più di un rimborso per tutto il lavoro che svolgono che va ben oltre quello scolastico.

 

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