Godaif, un orfanatrofio che diventa casa

L’orfanatrofio di Godaif, nella zona di Asmara, è stato al centro del primo progetto di Smile Project, nel 2015. Da allora l’associazione ha sempre seguito e sostenuto questa istituzione, ovvio quindi che sia stata anche la destinazione della prima vista durante il nostro viaggio in Eritrea dello scorso aprile

Il principale obiettivo del viaggio che, come volontari si Smile Project, abbiamo fatto in aprile, è stato visitare i progetti sostenuti dall’associazione, per vedere il loro andamento e capire cosa è possibile fare di più e di meglio.
Subito dopo la sua costituzione, uno dei primi progetti di Smile Project è stato a favore dell’orfanatrofio Godaif, che si trova ad Asmara, che accoglie bambini di età da zero a sei anni provenienti da varie zone del Paese. Purtroppo le strutture in cattivo stato dell’orfanatrofio e la carenza di risorse non permettevano ai bambini ospiti di vivere in un contesto adeguato, quindi parte dei primi fondi raccolti da Smile Project sono stati utilizzati per ristrutturare buona parte dell’edificio: è stato rifatto il tetto, sono stati installati i pannelli solari, le aule sono state risanate, imbiancate e dipinte con disegni colorati, e dotate di giochi per bambini, in particolare è stata ristrutturata una sala ricreazione che riporta anche una targa dedicata all’associazione. Oggi la struttura può offrire ai suoi ospiti condizioni migliori di vita, ma i bambini crescono e ne arrivano di nuovi ogni anno, e c’è comunque ancora molto da fare!

Grazie a un sistema di affido alle famiglie, i bambini non soggiornano nella struttura troppo a lungo; quando abbiamo visitato Godailf erano presenti 15 i bambini, dai più piccoli ancora nelle culle ai più grandicelli che giocavano tra loro. Non senza emozione abbiamo incontrato bambini e volontari che si occupano delle loro necessità, e abbiamo fatto la conoscenza anche di un bambino disabile, presente in struttura da alcuni anni e ormai grande, che l’assenza di strutture adeguate confinano nell’impossibilità di muoversi se non con l’aiuto di altri. A lui andranno i nostri pensieri e i nostri prossimi sforzi per offrirgli un presente e un futuro diverso da quello che ha vissuto fino ad oggi.
Inoltre, stiamo lavorando per raccogliere i fondi necessari per fornire alla struttura alcuni lettini da degenza e carrozzine… inutile dire che abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti voi!
A fine giornata, dopo aver trascorso una giornata piena di emozioni, abbiamo salutato i bambini ospiti e i volontari, per la tappa successiva del nostro viaggio: Eri Handcraft, il progetto per la microimprenditorialità femminile.

 

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