Eritrea 2024, l’arrivo

Smile Project e il suo gruppo di amici e sostenitori sono tornati dall’Eritrea con tante cose da raccontare e con tantissimi emozioni provate. Come ogni anno l’obiettivo principale è stato visitare i luoghi dei progetti sostenuti da Smile Project, incontrare le tante persone che ci lavorano, capire se le risorse sono indirizzate nel modo giusto. E, naturalmente, conoscere le eventuali nuove necessità, oltre che almeno un po’ di questo meraviglioso paese

Smile Project, grazie al rapporto di reciproco rispetto che Elsa Michael ha con la Ministra del Lavoro e del Welfare eritreo, lavora in completo accordo con il Governo. Ogni intervento è affidato a collaboratori del posto e ogni anno, a volte anche più spesso, Elsa visita i luoghi ai quali sono destinati energie e fondi raccolti dall’associazione per verificare l’andamento dei lavori finanziati.

Quest’anno 22 persone tra sostenitori, collaboratori e amici l’hanno accompagnata in questo viaggio. Il gruppo, partito dall’Italia il 26 aprile, non poteva essere più eterogeneo: range di età 28-80 anni, team Roma vs Team Firenze (con una minoranza milanese e una turca), multilingue e multiculturale. Tutti diversi ma ognuno con la voglia di visitare i progetti sostenuti da Smile e di conoscere l’Eritrea e le sue persone.

Come da programma, il gruppo ha incontrato la Ministra del Lavoro e del Walfare Luul Gebreab che ha accolto tutti nella sala riunioni (una tipica stanza anni ‘50) presentando il Piano Strategico del Governo, a cui sono connesse tutte le iniziative di Smile Project. Successivamente il gruppo ha visitato i progetti seguiti da Smile Project: l’orfanotrofio, Eri Handcraft, la scuola dei non vedenti e l’associazione dei sordomuti.

Il viaggio ha previsto anche dei giorni dedicati a conoscere l’Eritrea, il suo territorio e la sua storia: Asmara, e la sua meravigliosa architettura coloniale, i suoi bar, cinema e negozi che ci riportano indietro nel tempo negli anni’50; il vecchio treno a carbone (ormai in disuso) costruito nel 1935 dai coloni italiani che collegava Asmara a Massawa e percorre tutto l’altopiano attraverso più di 33 gallerie e 2400mt di dislivello per una lunghezza totale e oltre 180km; Massawa, città portuale eritrea, denominata la “Perla del Mar Rosso ma che oggi porta i segni di una guerra che ha portato distruzione e rovine.

Nei prossimi articoli vi racconteremo questo meraviglioso viaggio e quello che Smile Project è riuscita a fare con i progetti che sostiene per migliorare la vita di queste persone.

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