Eri Handcraft: la formazione come strumento di riscatto

Formarsi, imparare un mestiere e, grazie alle competenze acquisite, trovare un impiego oppure dare vita a forme di micro imprenditorialità. Questo è il centro Eri Handcraft di Asmara, il progetto di Smile Project tutto dedicato alle donne

Il viaggio in Eritrea della scorsa primavera aveva l’obiettivo di portarci a visitare i luoghi dove Smile Project opera: dopo l’orfanatrofio di Godaif, la tappa successiva è stato Eri Handcraft, un centro di formazione dove donne con bambini anche molto piccoli possono frequentare laboratori di tessitura, ricamo, cucito, o di cucina e housekeeping. Grazie all’acquisizione di queste nuove competenze, le partecipanti possono poi lavorare a condizioni migliori nelle aziende locali, oppure avviare forme di micro imprenditorialità, rendendosi così non solo indipendenti, ma portando anche un contributo importante nelle loro famiglie. Le donne che stanno prendendo parte al progetto, infatti, provengono dalle zone più povere del paese: una volta che avranno terminato il percorso, della durata di sei mesi, torneranno a casa e porteranno con loro nuove professionalità, divenendo così un volano di positività per la comunità di provenienza.
Ultimo dettaglio, ma che dettaglio non è: nella struttura è attivo un asilo nido dove i le madri possono lasciare i loro bambini mentre seguono i corsi. In un Paese con una alta natalità da parte di madri giovani, questo fa semplicemente la differenza in termini di fattibilità di un progetto.

Eri Handcraft è un villaggio dentro la città, composto da diversi edifici. La nostra visita è iniziata dal laboratorio di ricamo, dove le allieve realizzano magnifici tessuti decorati, per poi passare all’aula dove si svolge il corso di tessitura, dove abbiamo riscontrato una importante novità: mentre l’anno scorso il laboratorio, che contava soltanto dieci telai, era fermo, quest’anno è autosufficiente e lavora a pieno ritmo. Nel capannone accanto abbiamo visitato il laboratorio di colorazione delle stoffe: tra i colori vivaci, dal giallo al blu, all’arancio, alcune donne coloravano i filati tramite il metodo della bollitura, mentre altre tessevano i tessuti ottenuti dando vita a meravigliose sciarpe. Parlando con alcune di loro abbiamo percepito una grande voglia di imparare, di lavorare e di intraprendere nuove attività che possano migliorare la vita delle loro famiglie.
Oltre ai laboratori di cucito e tessitura è presente nella struttura anche una scuola di cucina e un laboratorio di catering e house keeping, pensati per acquisire competenze utili per poi lavorare nelle strutture ricettive.

Molto importante è naturalmente il contributo degli insegnanti, che abbiamo osservato dedicarsi al loro lavoro come a una vera e propria missione: non a caso uno degli obiettivi di Smile Project è sostenere economicamente il loro lavoro, e aiutarli a compierlo nel migliore dei modi.

Quest’anno Eri Handcraft è entrata a regime e ha potuto raggiungere molti importanti obiettivi: basti pensare che negli ultimi mesi sono state formate oltre 200 donne che, uscite dalla struttura, hanno subito trovato un impiego o dato vita a piccole realtà produttive, portando così un contributo decisivo nelle loro famiglie e comunità di origine.

Tornati a casa, Eri Handcraft è stato tra i primi progetti cui abbiamo dedicato le nostre energie: abbiamo provveduto ad acquistare nuovi strumenti per la bollitura e la colorazione dei tessuti, guanti e mascherine per proteggere la salute delle lavoratrici. Il prossimo obiettivo sarà ristrutturare e mettere in sicurezza le cucine della struttura.

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